• Modi di dire: Il verme dell’orecchio

    Avere una canzone in testa qua (nel mondo anglofono, non specificamente in “Oz”, NdR) si dice “earworm”, il verme dell’orecchio; ed oggi è senza dubbio entrato nel mio.

    A casa o camminando per le strade di Melbourne, Sara Bareilles non mi lascia nemmeno per andare in bagno. Tra tutti i vermi che potevano entrarmi nell’orecchio, pochi urteranno la sensibilità di Ross quanto Love Song; i suoi earworm devono essere molto più cool dei miei (anche se scopro che, secondo una ricerca di James J. Kellaris, tendono a durare di più nelle donne che negli uomini, nonché ad irritarle maggiormente)…

    Pur non potendo vantare una analoga ricerca, per la mia esperienza la fenomelogia dell’earworm si divide principalmente in due tipi: quando parte subito dopo aver sentito un pezzo, oppure alla mattina da quando ci si sveglia, per tanto senza un nesso diretto con l’ascolto del brano in questione.

    Sara con me oggi ha utilizzato il secondo trucco, anche se sono certo sia una delle prime canzoni che ho sentito in diffusione appena arrivato in Australia… Raramente ricordo quello che sogno, ma a quanto pare stavo sognando proprio l’arrivo; chissà perché?