• Pirandello e San Patrizio ovvero Melbourne, Irlanda

    La vita o si vive o si scrive… diceva quello. (E quello secondo me la sapeva lunga… [da Non c’è due senza quattro])

    A parte scherzi, mi rendo conto che sono in ritardo, mia sorella Laura mi rimprovera di scrivere poco e raramente, ma, amici miei, siate contenti per me, che vivo e non scrivo.

    Ad ogni modo, se Pirandello fosse vissuto ai tempi di Facebook, probabilmente avrebbe aggiunto “o si fotografa”, e quello almeno un po’ mi sta fregando… appena avremo una connessione internet decente sarete sommersi di fotografie.

    Intanto, e appunto con quasi una settimana di ritardo, rassicuro tutti, specie mio padre, che qua non è poi così diverso da casa nostra: la festa di San Patrizio si festeggia davvero in tutto il mondo, e noi, per festeggiare il nuovo lavoro di Ross, abbiamo ben deciso di andare all’indiano (si invoca la clemenza degli irlandesi) e di proseguire successivamente in un locale tipico… ma poi lì c’era davvero troppa fila!

    Un sacco di cappelli verdi in giro; io, casualmente, indossavo la mia unica maglietta di quel colore (grazie Mina per avermela fatta prendere!).

    Propositi per l’anno prossimo: passare il 17 marzo in Irlanda, per vedere se c’è davvero differenza.