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Jack
- 23/07/2014 in Byron Bay, Cronache, Jack, Relocation
Mad Jack, un poscritto
Mentre procediamo speditamente nel racconto della relocation (della serie “ironia 3”), non resisto alla ulteriore tentazione di fermarmi ad osservare come il figlio di John “Foul-weather Jack” Byron fosse egli stesso un Byron, com’è naturale; un John, come usa in certi ambienti aristocratici; ma persino un Jack!
Se per il padre, fantozzi britannico d’altri tempi con nuvoletta privata al seguito, era il tempo ad essere “folle” (foul), a lui bastò esserlo direttamente (mad), in persona.
Probabilmente la cosa lo aiutò nell’ascesa al ruolo di Capitano del Reggimento di Guardie a Piedi Coldstream di Sua Maestà; nel barcamenarsi in una vita sentimentale burrascosa (al pari sembrerebbe di quella “marittima” del padre); ad acquisire le fortune della seconda moglie, a costo di fare altrettanto col cognome del suocero, per poi sperperarla con allegra rapidità; per infine morire, a soli 35 anni… sgozzandosi, secondo il figlio; di overdose, secondo certi commentatori; o di tubercolosi, secondo altri, più clementi.
Quando si dice: agnomen omen.
Ispirando minor simpatia di suo padre, Mad Jack è passato alla storia soprattutto per i più alti risultati raggiunti dalla prole; Lord Byron, di contro, interruppe la tradizione di famiglia e non poté mai vantare di essere in alcun modo un “Jack”.
Alla faccia sua,
in buona –e meno buona– compagnia,
Jack-and-Ross Jack
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