• Capodanno a Federation Square

    In un gruppo di italiani a Melbourne la settimana scorsa leggevo se per Capodanno si faceva una “gruppata ignorante di italiani in Federation Squadre (1)”, e la formulazione mi divertiva parecchio.

    Seppur in invece eterogenea asiatica compagnia, alla fine mi sono ritrovato proprio là ad accogliere il 2015 (un po’ in anticipo rispetto a voi): la piazza, e a dir la verità tutto ciò che la circonda, erano ovviamente “superpacked”, come si dice qua, e l’auspicata gruppata di connazionali non avrebbe fatto affatto la differenza… Ma, mentre mi avvicinavo a Fed Sq, una gruppata ignorante intona un semplice “E, e-eee-eee, e-eee-ee…”, ed io mi ci giocherei le scarpe che è composta “di italiani”; e le vinco, le mie scarpe, quando proseguono con il poco fantasioso ma di certo coalizzante “Italia! Italia! Italia!”.

    Packed sì, ma non troppo. Prima di uscire, i miei coinquilini (e amici, parenti e vicini di casa) mi chiedevano come avrei passato la serata, ma alla risposta di “somewhere in the city” si contorcevano in un misto di shrug & shiver (2), prodigandosi subito in avvertimenti di non andare a finire là dentro, un vicolo cieco da cui sarebbe stato impossibile uscire. Io osservo che se è “superpacked” in Australia forse vuol semplicemente dire che ci sarà un po’ di gente in giro.

    Loro la prendono bene a ridere, ed io avevo ragione: meno di dieci minuti per entrare nel cuore della folla ed altrettanto per raggiungere nuovamente una zona, seppur pullulante, a normale camminabilità. I tram continuano a funzionare, e brillantemente (ho avuto esperienze peggiori certi sabati sera), e confermano che è possibile addirittura lasciare non soltanto Federation ma persino la city.

    Le luci di Natale, di contro, sul cui sfondo i miei amici tentano di scattarsi una fotografia si spengono a due minuti dalle una di notte: avete avuto lo sballo, ora pensiamo al risparmio e tutti a nanna (o a divertirsi in luoghi privati).

    Vera nota dolente, i fuochi d’artificio: non vorrei dire, ma, escluso il fatto che non partono dai grattacieli, ne ho visti di migliori a Perugia… Sapevo che quelli di Sydney erano imbattibili, ma onestamente mi aspettavo molto di più.

     

    P.S. Geniali il punto per i “bimbi sperduti” (che mi ricorda Peter Pan), la “chill out zone” e il divieto di bere per strada durante il “public event” (a dir la verità, da tempo so un po’ che non si può bere per strada a Melbourne, ma non ne conoscevo bene le condizioni: meglio chiarire in questo caso 31 dicembre, 1 gennaio e, non chiedetemi perché, dal 6 al 18 marzo; pena una multa da 100$!).

    P.P.S. Tra la scrittura e la pubblicazione di questo post è intercorso tempo sufficiente perché Ross (un… altro Ross; dei due che ho conosciuto agli antipodi) mi abbia fatto notare che forse i fuochi non erano il massimo perché li vedevamo da sotto, invece che da lontano, potendoli ammirare come una coreografia sulla skyline della città. Riconosco. Al contempo, a) a me sono sembrati “bassini”, se comparati ai grattacieli da cui partivano, e b) Dev ha visto quelli dell’anno scorso da circa la stessa posizione, e sostiene che fossero grandiosi.

     

    (1) Sic.

    (2) Alzare le spalle e rabbrividere (brrr).