• L’inaccettabile assenza di Jack a Brescia

    Una cosa successa a Sydney, per la precisione a Bondi, mentre cercavo di sbrigare le email all’YHA, merita di essere narrata a parte in un post tutto per sé.

    A meno che non frequentiate Franco Battiato, il termine “inaccettabilità”, per quanto corretto, quando dovesse raggiungere il vostro orecchio vi suonerà probabilmente quanto meno inusitato. Anche se io non ho mai avuto il piacere di conoscere personalmente il Maestro, ho a mio modo contribuito alla realizzazione di Temporary Road – (una) Vita di Franco Battiato, documentario degli amici Giuseppe Pollicelli e Mario Tani.

    Questi, in particolare, ha preso con particolare spirito un commento relativo all’inaccettibilità di una sua scelta di montaggio… ed ha re-inglobato, ma all’ennesima potenza, la parola “inaccettabile” nel suo lessico quotidiano, al punto che scommetterei sia l’ultima parola che pronuncia prima di andare a dormire.

    Se non frequentate Battiato, ma vi è capitato di lavorare con Mario ad una realizzazione cinematografica recente, che so?, ad M-603: La folle corsa di Cristian Benaglio, saprete che al giorno d’oggi di cose accettabili ve ne sono davvero poche! Inaccettabile questo, inaccettabile quello… arrivammo a interrogarci su come potessimo ormai denotare le cose che erano comunemente “inaccettabili”, ora che la parola aveva perso il suo originale significato, e forse assunto uno nuovo (mi verrebbe da citare ancora Battiato –a sproposito– ed aggiungere: più degno).

    Tra queste inaccettabilità spicca la mia forzata assenza da occasioni peninsulari imperdibili, come la proiezione per la troupe del cortometraggio in quel di Brescia, che avrebbe come sempre premiato gli sforzi del set con un pieno godimento su grande schermo, riunito una delle più belle compagnie cinematografiche con cui abbia mai avuto il piacere e l’onore di lavorare, nonché certamente spinto il sottoscritto ad una capatina a Milano, che quando ci sono voglio scappare, quando sono lontano voglio tornare

    Al che, l’arrivo inatteso, a migliaia di kilometri di distanza, di questa splendida foto, con il commento

    “La tua assenza è inaccettabile” M. Tani ,

    mi ha riempito il cuore di gioia e nostalgia, nonostante fossi spensieratamente in viaggio (cioè nel viaggio nel viaggio; meta come sempre).

    Michael, Sawa, Adalberto, Romeo, Antonella, Mario, Giacomino e Cristian, siete inaccettabili!

    Ma vi voglio bene proprio per questo.