• The Definition of Yesterday

    D’accordo, riprendiamo finalmente il filo del racconto.

    Partito alla volta di Brisbane su di un pullman preso al volo, non ho ancora avuto modo di occuparmi dell’imprevisto pernottamento. Viste le nostre recenti esperienze in tema, mi concedo il beneficio del dubbio su se potrò passare la notte su di una branda in ostello o magari ad attendere l’alba in un qualche luogo pubblico che non mi so ancora immaginare (le statue di Brisbane, come vedrete, possono procurare inusitate vette di inquietudine).

    Con un filo di batteria, riusciamo ad organizzarci via chat con Amelia affinché sia lei a trovarmi qualcosa… ed a farmi avere le coordinate della prenotazione via cellulare italiano: la connessione dati certo è salata, ma a volte può rivelarsi una riserva utilissima. Cercando in tutti i modi di ricaricare il cellulare, accendo il portatile allo scopo principale di “rubargli” un po’ di energia, con uno strumento geniale che evidentemente richiedeva un viaggio intercontinentale per essere scoperto: un caricabatterie portatile, con un attacco USB, da un lato, per ricaricarsi, e Micro-USB, dall’altro, per ricaricare.

    Con la poca energia che avanza al PC tento di procurarmi un poco di intrattenimento: ma, come tutti quelli che mi conoscono sanno già, io ci lavoro e basta, e l’unico file multimediale che mi possa godere è uno splendido fanvideo montato sulla canzone Texas Has a Whorehouse in It interpretata da Dom DeLuise (assieme al coro delle “Dogettes”) nel film Il più bel casino del Texas, che non posso che ascoltare in continuazione fino ad esaurimento alimentazione. La cosa, evidentemente sospetta, attira l’attenzione di un giovane passeggero, che, come un Gollum della situazione, avrà ancora un ruolo, seppur minore, nella nostra avventura nel Queensland: sono lieto di parlargli del video e di quanto lo apprezzi per certi motivi, ma a lui ne interessavano solo altri che non interessavano affatto me. (Purtroppo il video non è più disponibile online su piattaforme gratuite.)

    Dopodiché il sonno, una fermata in una stazione di servizio, ad occhio direi in the middle of nowhere, ed una serie di “miraggi”: la cosa che colpisce di più il viaggiatore, specialmente di notte, lungo la costa est è il succedersi di luminose oasi di grattacieli, che hanno già il sapore di una sfrenata modernità (salvo poi magari riservare problemi di connessione a internet).

    Mi sveglio vedendone una assolutamente affascinante: le luci che determinano la sagoma degli edifici sono elegantemente coordinate su un accattivante colore azzurro.
    Credo di essere arrivato, ma siamo solo a Surfers Paradise, ancora ad una ottantina di kilometri dalla capitale del Queensland. (Vi ricorda nulla questa distanza? In effetti ci troviamo a due passi da Robina, da cui avrei voluto prendere un treno la mattina seguente, se solo col “relocation team” fossimo arrivati a Gold Coast come da programma.)
    Da lontano Brisbane si presenterà ancora una volta come un’oasi di grattacieli illuminati (seppur con minor grazia) e la relativa promessa di modernità.

    Al che ripenso alla nostra lunghissima chat di quel giorno con Amelia, che è andata avanti a più riprese dal tardo pomeriggio: mentre cercavamo entrambi una soluzione per incontrarci l’indomani; le raccontavo dei miei sfortunati incidenti di ricerca (più che di percorso); cercava di spiegarmi che c’è un unico operatore ferroviario chiamato Queensland Rail, che però è anche in un certo qual modo parte di Translink; e di confrontarsi lei stessa con un sito che aveva fatto già impazzire me, scusabile in quanto sprovveduto turista al di fuori del sistema… se ne è uscita con spontaneità con una esclamazione sconvolgente, di cui ridiamo e parliamo ancora oggi a mesi di distanza: “AUSTRALIA IS THE DEFINITION OF YESTERDAY”!

    Quaggiù ho conosciuto diversi australiani che se ne sono andati (e già tornati) a farsi un viaggetto in Europa di qualche settimana, o che hanno in progetto di farlo, ed ho letto di amici di amici che sono andati a farsi un grand tour, simile a quello che ci siamo concessi noi quaggiù, per un anno e oltre. Sono rimasto impressionato dal loro desiderio di fare il percorso inverso, alla scoperta di una modernità incastonata nella storia, per conoscere un luogo dove si possa viaggiare in macchina potendo attraversare diversi Paesi in poche ore… ma di nessuno di loro ho conosciuto una motivazione così forte per un viaggio, viaggio che Amelia si concederà presto –anche se non presto abbastanza per lei– e non solo in Europa.

    In fin dei conti è sorprendente osservare come l’Australia, che per molti nostri giovani connazionali è una Nuova America o più semplicemente il Futuro –mentre alla fine è indubbio che per Jack & Ross sarà stata letteralmene una “working holiday”–, per certi locali possa essere invero null’altro che the definition of yesterday.

     

    * L’immagine di copertina è Brisbane, Queensland, Australia di Fergus Tuomey (CC BY-SA 2.0).